Aseir T'sana

Da Faerun's Legends.
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Ritratto Ingrandito

Descrizione Fisica

Aseir ha i tipici tratti da bedine, abitante dell'Aunaroch. Dimostra un età indefinita intorno ai 30 anni. Il suo viso ed il cranio, come il resto del corpo, è rigato di piccole cicatrici o ustioni che rendono la sua figura inquietante è sgradevole alla vista. Il suo fisico massiccio è incredibilmente allenato e atletico, ma nonostante la sua possanza le ossa e i muscoli sembrano scavati, come una persona che abbia a lungo patito la fame. Per carattere difficilmente sembra riuscire a incrociare o sostenere lo sguardo di qualcuno, rimanendo schivo e a capo chino. Il suo tono di voce, basso e greve, è spesso reverenziale e ossequioso nei confronti di qualunque interlocutore. I suoi vestiti il più delle volte sono logori e umili, per quanto puliti. L'unica parte curata del suo vestire sono dei laccetti rosso acceso (o celesti quando evste la divisa da Custode) legati agli avambracci, simbolo della sua fede.


Storia

Nasce in una delle poche tribù nomadi dell'Aunaroch devote ad Elah, dove vive i suoi primi anni di vita istruito secondo la cultura orale delle sue genti. Appena entrato nell'adolescenza tuttavia la sua tribù è vittima di una ritorsione ad opera dei Maghi Cavalca Grifoni Zhentarim, una ritorsione in verità mirata ai nomadi seguaci di Kozah, rei di aver mesi prima fatto razzia di una poco difesa carovana Zhent sulla Via Nera. Insediatisi nel luogo abbandonato dai loro fratelli di etnia e scambiati per essi l'intera tribù subisce quasi passivamente la potenza d'attacco dei maghi celesti, ed Aseir rimane uno dei pochi superstiti della battaglia. Il suo girovagare dopo la fuga lo conduce nei pressi del sacrario di Ilmater nell'Aunaroch, dove un ormai vecchio maestro della Via della Mano Aperta lo trova ferito e malnutrito, e fa il possibile per prendersene cura. Abbandonato il monastero per compiere delle cerche di fede l'uomo rimane colpito dall'innocenza del giovane bedine e decide di prenderlo sotto la sua ala e istruirlo. Aseir viene così iniziato agli insegnamenti della Via della Mano Aperta, passando la sua giovinezza con l'uomo al servizio del sacerdote di Ilmater nell'Aunaroch. L'addestramento impartitogli segue dei dogmi estremamente empatici, e quando è il momento di prendere i voti di spiritualità Aseir deve compiere insieme al suo mentore alcune cerche, che lo porteranno a cercare di aiutare il prossimo e a spingere il suo corpo oltre il limite. Inizia così un lungo girovagare per il Faerun, che lo porta a Suzail durante la peste ed in diverse altre città colpite da calamità. Alla morte naturale del maestro, ormai diventato un adepto della Via a tutti gli effetti, passa un lungo periodo nella città di Zhentil Keep dove cerca di rimanere in disparte ad aiutare gli ultimi. Durante uno dei suoi peregrinaggi al tempio di Baldur's Gate viene tuttavia avvicinato da Ubekhet Villalobos, dei Custodi della Sacra Lama, e dopo un lungo periodo di prova, portato al cospetto di Lord Rei Ziel, viene preso come adepto dall'Ordine per la sua fede e le sue qualità, Aseir accetta così di seguire non più solo i dogmi di Ilmater, ma quelli della Triade tutta. Là ha modo di conoscere Roland Aerith un monaco di Ilmater di lunga esperienza che diviene a tutti gli effetti suo nuovo Maestro, guidandolo nell'apprendimento dei segreti della Via della Mano Aperta. Attualmente serve i Custodi ed il tempio di Ilmater nella zona della Costa della Spada.

Gesta

  • Anche per via della sua figura poco accomodante non sono note o raccontate gesta particolarmente eroiche di Aseir.

Curiosità

  • Come insegnato dal suo primo Maestro, venera anche la faccia eretica della sofferenza di Ilmater, arrivando ad autoflagellarsi per farsi carico fisico e spirituale delle sofferenze altrui.

Dicono di lui...

  • Non ti lasciar ingannare dal suo silenzio: i suoi occhi ti stanno studiando e se risulterai mancante nei confronti di Ilmater e della Triade saggerai la sua "pietà". - Rei Ziel
  • E' un uomo forte, agile, ma è troppo timido. Forse bevendo vino ed andando a femmine si sveglia un po'- Samandra

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