Gonar Pabirak

Da Faerun's Legends.

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Generalità

Nome: Gonar
Cognome: Pabirak
Data di Nascita: 16 Kythorn 1346
Luogo di Nascita: Foresta di Hullack (Cormyr)
Razza: Mezzelfo
Capelli: Castano chiaro, media lunghezza, legati a coda di cavallo
Occhi: Verdi
Peso: 75 kg
Altezza: 1.80
Segni particolari: Cicatrice visibile sulla spalla destra.

Storia

Gonar nacque in una foresta di poco distante dalla città di Arabel, situata nel Cormyr, all’interno di una medio-piccola comunità efica.
Sua madre, Eleanor, di natura elfica lo generò insieme a suo padre, Toki, di natura umana e di professione mercante libraio, una mattina di primavera.
Purtroppo, come spesso accade, il giorno della nascita di Gonar coincise con l’ultimo dei giorni di Eleanor. L’ottima reputazione di cui Toki godeva tra la gente della piccola comunità elfica gli permise tuttavia di continuare a vivere in serenità con il figlio nella casa della madre, casa che già da tempo egli condivideva con Eleanor.
Durante questo felice periodo Gonar crebbe sereno, allevato secondo la cultura elfica dalla sua nutrice Estalia, e dal padre stesso. Dopo un certo tempo, però, questa serenità venne meno, infatti, a causa dei conflitti nella vicina regione Sembia, gli affari commerciali subirono un forte calo e a Gonar e a suo padre non restò che mettersi in viaggio verso Sud alla ricerca di terre commercialmente più prospere.
Iniziò una fase travagliata dell’infanzia di Gonar che si protarrà per diversi anni e che lo porterà anche a conoscere il mondo della piccola criminalità. La sua agilità, infatti, lo rendeva un ottimo ladruncolo.
E’ in questo periodo che l’animo di Gonar si indurì e perse di spontaneità e allegria, caratteristiche tipiche dell’infanzia. Le cose andarono sempre peggio sinchè non venne il giorno in cui Toki, non potendolo più sfamare, lo abbandonò in un monastero.
L’odio per il padre e la nuova solitudine travolsero Gonar, il quale difficilmente ruscì a trovare una sistemazione entro le solide gerarchie monastiche a lui così fastidiose, soprattutto dopo essere stato per lunghi anni uno spirito libero.
Ci fu una cosa all’interno del monastero che ne attrasse comunque l’interesse: il suo tutore Sarnek.
Sarnek era un monaco umano che doveva avere su per giù una cinquantina d’anni, il cui volto severo era segnato dalla rughe e dalla barbetta bianca che dal mento si protaeva biforcuta. Nonostante l’età dimostrava ancora un’agilità, una sicurezza e una precisione nei movimenti tali di un ragazzo. Fu così che a poco a poco con il passare dei giorni all’ombra di quell’uomo, Gonar dimenticò tutte le vicessitudini passate e l’odio verso il padre.
Ebbe inizio un lungo periodo di vita monastica per Gonar durante il quale fu iniziato, dapprima, alle tecniche di combattimento senz’armi e all’accrescimento del ki interiore e, poi, ai valori sui quali un monaco deve sempre fare riferimento: la pazienza, la costanza, la determinazione e la concentrazione.
Per quanto concerne la religione, c’è da dire che il monastero non seguiva un particolare culto e, anzi, lasciava libero spazio ai propri monaci di aderire a qualsiasi tipo di culto, purchè ciò venisse fatto nel rispetto della vita monastica colletiva. Ciò era possibile in quanto la religione non veniva considerata peculiarità fondamentale del monaco. Fu quindi Sarnek ad iniziare Gonar ad un culto, il suo culto, il culto di Bane. Egli infatti faceva parte di una setta particolare che ne venerava la divinità e che ne proclamava la venuta in un giorno prossimo.
Gonar, non condivideva a pieno queste idee, ma l'ammirazione per il maestro lo portarono a seguire comunque questi insegnamenti. Decise anche di partecipare, affiancato e guidato maestro, ad alcune missioni impartite dalla Setta per poter acquisire più facilmente esperienze di vita e combattive che all'interno del monastero non avrebbe mai potuto percepire.
Alla morte del maestro, l’unico affetto che lo legasse a quel posto di ferree dottrine era andato perduto e perciò la sua vita era pronta a prendere una svolta nuova, un nuovo obiettivo andava a profilarsi all’orizzonte: raggiungere la perfezione dell’arte per eguagliare il livello del Maestro.
Decise quindi di mettersi in viaggio, di tornare a vagabondare come già aveva fatto per lungo tempo in passato per raggiungere i suoi obiettivi.
E' durante questo periodo di vagabondaggio che, tra le altre cose, Gonar si procura la vistosa cicatrice che ha sulla spalla. Una nuova svolta nella vita di Gonar si aprì quando Talwin Fujiji, rimasto colpito dalla naturalezza con cui Gonar si prese gioco di un Paladino di Tyr, decise di arruolarlo tra i suoi mercenari.
L'avventura di Gonar all'interno di questa nuova compagnia, iniziò con un viaggio alla ricerca del Capo dei Banditi, a nord di Waterdeep. Sarebbe stato tuttavia probabile che le ambizioni di entrambi avrebbero aperto nuovi orizzonti di fama e di potere ma la prematura scomparsa del Capo, sciolsero la compagnia.
Durante le proprie missioni da mercenario ebbe modo di conoscere e visitare anche la Splendente e qui, spinto dalla disperata ricerca della Perfezione nell'arte del combattimento, si iscrisse alla scuola dei "Sette Animali". All'interno di questa scuola, sotto l'attenta guida di Elhorn Wordless, affinò con ottimi risultati le proprie tecniche e ampliò le proprie conoscenze interiori. La scuola stessa non imponeva obblighi di permanenza alla Splendente ne, tanto meno, obblighi di frequenza: era una libera e mutuale partecipazione. Per questo il mezzelfo non smise di viaggiare ed arrivò a spingersi sino aldilà della Via Nera pur mantenendo stretti rapporti con il proprio istruttore. Solo pochi anni fa, avendo suscitato stupore ed interesse nell'animo del Governatore Imoden'id, ha avuto l'onore di diventare cittadino della Nera Zhentil Keep sotto proposta dello stesso Governatore. Per ricambiare la fiducia dello stesso decise di arruolarsi tra le file dell'esercito Zhentilar insieme al compagno d'arme Cruven Paskarell. Entrambi furono affidati al XIII plotone del Secondo Reggimento della Quinta Divisione Zhentilar sotto i comandi dell'ufficiale Garos.
La conversione ad Auril di molti esponenti del Governo e dell'Esercito, tra cui lo stesso Imoden'id, scosse profondamente non solo gli equilibri della Nera, ma anche le gerarchie mentali della neo-recluta. Tuttavia, ad un breve periodo di sbandamento seguì subito un periodo di forte attivismo all'interno della Città, dell'Esercito e del Tempio che permisero al monaco di mettersi in luce agli occhi di molti Zhentilar e dell'allora Cappellano Militare Sigfrid. Così facendo, sperava di riuscire a scalare rapidamente le gerarchie fortemente destabilizzate dai molteplici tradimenti ed ottenerne il conseguente incremento di Potere. Purtroppo vide crollare anche queste sue convinzioni quando l'Eletto di Bane, in pubblica piazza, decise di graziare uno dei maggiori traditori: Askard! In lui si crearono un forte dissidio interiore e un grande turbamento: l'Eletto di Bane, in persona, aveva violato uno dei principali Dogmi del Signore Oscuro e, per di più, aveva esaltato un tipico comportamento da Cyrita. A questo punto, la sua fede in Bane iniziava pericolosamente a vacillare, così, decise di confessare i propri dubbi e i propri turbamenti al Cappellano dell'Esercito.
Ciò che Sigfrid gli disse quella sera lo rassicurò spiritualmente.
Gli anni trascorsero inesorabili, i mutamenti portati dal tempo furono molteplici e nuovi soldati e nuovi uomini di potere fecero il loro ingresso sul palcoscenico della Nera: il comando del Plotone fu affidato ad un vecchio veterano di nome Von Sheen, mentre, padre Sigfrid, grazie alla propria abilità politica e diplomatica, riuscì a porre fine alla questione Auril giustiziando pubblicamente Cruven Paskarell e guadagnandosi il perdono per l'ex-ufficiale Garos Rakastan; ciò gli permise di risalire la scala gerarchica della Chiesa di Bane sino a ricoprire il ruolo di Sommo Impercettore del Tempio di Zhentil Keep.
In tutta questa vicenda, però, il ruolo della recluta Pabirak fu marginale e non riuscì a trarne gli sperati benefici. Gli allenamenti fisici e la vita militare fatta di ronde e pattuglie fuori le mura lo avevano completamente assorbito e anche se il suo livello combattivo era decisamente migliorato e il suo rapporto con l'Impercettore si era, nel tempo, rafforzato, furono altri i monaci che godettero dei benefici derivanti dalla nuova posizione assunta del sacerdote: tra di essi Imsh, per esempio. A vicenda conclusa, tutto questo vanificava gli sforzi che il mezzelfo aveva sino a quel momento compiuto per avere una piccola parte di quel Potere che tanto bramava. Eppure, Gonar sapeva di non avere ancora solo porte chiuse davanti a se, poiché, per chi lo conosceva, le sue ottime capacità combattive e il suo spirito di determinazione non erano un mistero.
Dunque, in lui iniziò a farsi strada una nuova convinzione: passare altro tempo tra i soldati significava fossilizzarsi, minimizzare le possibilità di apprendimento e di miglioramento al mero combattimento fisico ma, soprattutto, perdere altre occasioni come quella appena trascorsa. Per anni, infatti, aveva fedelmente servito le file Zhentilar, nonostante il suo debito di fiducia verso l'ex-governatore fosse stato ampiamente ripagato e nonostante il destino gli avesse imposto di tornare a prendere ordini dal mezzorco che maggiormente disprezzava, e, per altrettanti anni, l'Esercito lo aveva allevato insegnandogli tutto ciò che un combattente delle prime file potesse imparare sul combattimento, sulla sopravvivenza, sulle marce forzate e sulla disciplina ma, oltre a questo, ciò che ebbe modo di apprendere fu che non ci sarebbe mai stato posto per lui nei gradini più alti gerarchie militari.
Forse era tempo di cercare altre vie di potere, altre gerarchie da scalare, ma, soprattutto, altre Arti da apprendere. Doveva solo decidere chi, tra le persone che già lo conoscevano e lo apprezzavano, avrebbe potuto offrirgli tutto questo.
Per un breve periodo pensò che il bando di concorso pubblicato dai funzionari del governo cittadino per un posto da bibliotecario potesse essere la soluzione. Tale carica, infatti, gli avrebbe garantito una quantità di tempo libero e di libri enorme e l'apprendimento della Conoscenza poteva essere a portata di mano. Inoltre, dopo aver appreso informazioni su luoghi, leggende e miti di questo mondo, avrebbe anche potuto iniziare a viaggiare per confermare tali teorie e ritrovare chissà quali tesori culturali.
Tuttavia, si vide costretto a dover abbandonare tale strada a causa del diniego del Capitano Von Sheen circa un suo congedo anticipato. Questo rifiuto lo condannava, implicitamente, a passare il resto della sua vita nell'esercito, così come imponeva il giuramento Zhentilar. Ma il mezzelfo era un tipo tenace e non si sarebbe di certo fermato davanti ad una simile difficoltà; avrebbe coltivato comunque la propria spiritualità a costo di rinunciare al sonno per esercitarsi tra una ronda e l'altra. I frutti sarebbero maturati da soli...
Una piccola vittoria personale la ottenne quando l'Impercettore lo scelse, insieme ad un altro monaco, per farlo entrare nella Cerchia Interna del Tempio Banita. Dovette affrontare alcune prove di selezione, tra le quali, il recupero di una reliquia trafugata dal Tempio ma, né questo, né l'imposizione che gli fu fatta al momento della nomina lo dissuasero dall'obiettivo. La rinuncia ai propri beni materiali per un tempo indeterminato era nulla paragonata alla Conoscenza e all'accrescimento spirituale che un ingresso nel Tempio avrebbe comportato.
Così, divenne un "Fratello Vigile" della Chiesa di Zhentil Keep.

Carattere

Determinato, paziente,razionale e leale. Sà stare all’interno di un gruppo, del quale, per natura, è portato ad assumerne il comando o, se ciò non fosse possibile, a ricoprire un ruolo d’importanza. Si sente in qualche modo sentimelmente legato alle terre del Sud e al suo Maestro, di cui cerca di emularne tecniche e gesta. La vita nel monastero gli ha infuso delle tradizioni dalle quali non sà più prescindere (danaro e cibo solo in quantità sufficienti al proprio fabbisogno, massimo riguardo per la tunica). E’ attratto dalla cultura elfica; crede che la magia elfica possa in qualche modo aiutarlo nella ricerca della perfezione dell’Arte. Prova un senso di antipatia e leggera diffidenza verso:
• I mezzorchi (in quanto mezzelfo)
• Gli gnomi (in quanto non possiedono una tradizione monastica)
• I nani (in quanto non possiedono una tradizione monastica)
• Gli halfling (in quanto non possiedono una tradizione monastica)
• I seguaci di Tyr (in quanto iniziato ai culti di Bane)

Codice Morale

1. La Perfezione sopra tutto.
2. E’ lecito usare qualsiasi mezzo per raggiungere l’obiettivo.
3. I patti sono indossolubilmente legati alla lealtà.
4. La lealtà è un valore fondamentale e se tradisci la mia, sei morto.
5. Solo Bane dà la forza per sconfiggere i nemici!
6. Non si attacca mai chi è in stato di incoscienza o stà dormendo.
7. Crescere senza entrambi i genitori è una barbarie.

Non tutti sanno che...

  • ...è fortemente convinto che la cultura elfica nasconda il vero segreto per raggiungere la Perfezione dell'Arte.
  • ...ha passato un'intera giornata inebetito sotto l'effetto dell'incantesimo Regressione Mentale, lanciatogli da un drago blu.
  • ...reputa lo stufato de "L'elmo e il Mantello" di Baldur's Gate il migliore della Costa della Spada.
  • ...ha partecipato (come vittima) ai giochi di un sadico mago. Tra le altre cose, gli è stato chiesto di trovare, immerso nella più totale oscurità, 154 monetine di rame.
  • ...è ricercato dal governo di Baldur's Gate per aver giustiziato in pubblica piazza un'orfanella halfling.
  • ...insieme ad Imsh a ricevuto il compito di istruire al combattimento e alla vita monastica un novizio: Sargas
  • ...per entrare a far parte della Cerchia Interna del Tempio di Bane gli è stato imposto un votò di povertà.
  • ...sul palmo della mano destra gli è stato inciso, per punizione, il simbolo di Bane.

Gesta

  • ...la cittadinanza gli è stata concessa per aver scovato ed eliminato un bandito nascosto al di sotto delle mura di Zhentil Keep.
  • ...ha difeso strenuamente il proprio Sacerdote dai ripetuti assalti di alcuni banditi al soldo di Gaar.
  • ...ha ricercato e debellato, insieme ad altri compagni, una banda di Cyriti nascosti tra le oasi del deserto dell'Anauroch.
  • ...la sua prova di ammissione per l'ingresso nella Cerchia Interna del Tempio consisteva nel recupero di una reliquia Cyrita trafugata dalle stanze dell'Impercettore della Nera.

Dicono di lui

  • Ottimo compagno di viaggio e buon combattente..... Insieme a lui ne ha passate di tutti i colori. Lo posso considerare quasi come un mentore dato che mi ha aiutato a girare il Faerun. Per non parlare della breve avventura nello Shaar... Spero che un giorno si converta anche lui ad Auril per tornare a combattere insieme come un tempo *sorride lievemente* - Cruven Paskarell
  • Non mi era mai successo di trovare un monaco così poco stabile nelle sue convinzioni. Va' costantemente guidato ed indirizzato, il che non è un bene in certi ambienti. Ancora deve conoscere il vero significato della parole "fede". - Sigfrid Anhanger
  • Una buona recluta, spero che continui così.. - Kibart Darkfox
  • Un ragazzo dalle ottime potenzialità, volenteroso e disposto ad ascoltare. Non so quanto possa giovargli essere nelle fila di un esercito...La Via che percorre necessita la dedizione più totale. - Elhorn Wordless
  • Abile, veloce, potente... ma rimango convinto che è troppo esile e poi senza armi e armatura non vivrà ancora a lungo..... PER TEMPUS AVRO' LA MIA RIVINCITA!!!! *urlo liberatorio* Moktar
  • Com'è che si dice... L'allievo supera il maestro... E' un piacere per me averlo valutato per l'ingresso al circolo del tempio...Sargas Tarmikos
  • Uno dei tanti leccapiedi di Sigfrid...ma se per l'Impercettore è utile, allora qualcosa di buono l'avrà...devo solo capire cosa..Askard Urghrash
  • Non penso che stia facendo doppigiochi . La fede al Tiranno l'ha confermata con la prova di ingresso. E' un valido combattente e ancora non riesco a batterlo. Se per caso dovesse tradire l'Impercettore faro' in modo di essere il primo a procurarsi le sue orecchie appuntite con cranio annesso. Comunque ora siamo fratelli e combatteremo fianco a fianco nella gloria. Penso di stimarlo dopo tutto.Sidwack Garron

Racconti dal Forum Gdr

I monaci di Bane
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